Kappa Edizioni è una casa editrice bolognese fondata nel 1995 per volere di Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni, Andrea Pietroni e Barbara Rossi. I quattro, denominati Kappa Boys, si avvicinano al mondo del fumetto nel 1989 con la fanzine "Mangazine". Nel 1990 partecipano alla stesura del saggio enciclopedico "Anime, guida al cinema d'animazione giapponese", ed è grazie alla loro passione che il fumetto giapponese (manga) è stato introdotto in Italia, raggiungendo negli anni novanta l'apice del successo.
Un thriller che muove i suoi protagonisti come anguille dentro una vasca, in una Tokyo insieme antica e moderna, in un crescendo angoscioso scandito dagli ambienti claustrofobici - siano essi stazioni di polizia, sedi di multinazionali, antichi templi, lussuose dimore tradizionali - nei quali la storia si snoda con un ritmo spezzato che carica d'ansia e di malinconia il destino dei personaggi. In questo pastiche gotico orientale che mischia la Cabala con le antiche leggende giapponesi, la lotta che oppone un giovane poliziotto al cieco potere, man mano che l'incubo prende consistenza rivela la sua vera natura di lotta contro la solitudine, di disperata ricerca di felicità, contro un destino che affonda nel passato le sue sanguinanti radici.
Akai è un trentenne senza genitori né soldi, che vive di piccoli furti ed espedienti in un palazzo occupato della periferia di Tokyo. La sua unica famiglia è costituita da alcuni vagabondi che vivono anch'essi nello stabile, un manipolo di ragazzi senza futuro che dipende in tutto e per tutto da lui. Akai è il loro leader, la loro guida, ed esercita questo potere come fosse il signore di una monarchia d'altri tempi. Al suo fianco, inseparabile come un ombra, c'è il più giovane della compagnia, Shiroi. Il ragazzo non si separa mai da Akai, vive con lui, dorme con lui, rappresenta il suo olfatto. Akai soffre infatti di anosmia. I suoi nervi olfattivi sono atrofizzati e non è in grado di riconoscere gli odori. A proteggere Akai ci pensano invece Kuroi e Kiroi, guardie del corpo tuttofare, persone fidate che il ragazzo ha salvato dalla strada. E poi c'è lei, Aoi, misteriosa e prorompente, scaltra e opportunista come una gatta. O semplicemente come una donna bella, desiderata.
Un giorno nella periferia di Tokyo passa una strana carovana, più simile a un carro di nomadi gitani che a una vera e propria compagnia di saltimbanchi. La cosa attira subito l'attenzione dei ragazzini del quartiere, e naturalmente di Akai, che esige il pizzo per l'esibizione degli ambulanti. Durante la contrattazione, una donna afferra la mano di Akai per leggergli il futuro. Uno come lui non dovrebbe perdere tempo a spadroneggiare tra miserabili e povera gente. Il suo futuro è radioso, avrà vita lunga e ricchezza, ma solo se raggiungerà una cittadina leggendaria a nord del Giappone. Anche la carovana nomade è diretta alla stessa cittadina, e gli ambulanti offono ad Akai la possibilità di unirsi a loro. Akai non crede alle parole della donna e non si lascia suggestionare dall'offerta. Al contrario: indispettito per il tempo perso, il ragazzo scaccia in malo modo la compagnia, che riparte subito verso nord. Akai ritorna a casa. Dopo poco è raggiunto da Shiroi, che gli porta un piccolo dono dalla vecchia veggente: un semplice fiore dal profumo incantevole. Un profumo che persino Akai riesce a sentire. L'unico odore che da anni è riuscito miracolosamente a raggiungere l'olfatto del ragazzo, che appare agitato e commosso. Assieme al dono un biglietto che spiega ad Akai come fiori del genere nascano solo nella cittadina leggendaria a nord del Giappone. Akai non ha più dubbi. Assieme a Shiroi, Aoi, Kuroi e Kiroi, il ragazzo si mette in viaggio attraverso un Giappone rurale fortemente politeista, dove la tecnologia lascia il posto alle superstizioni, e dove spiriti e fantasmi sono spesso manifestazioni reali di divinità capricciose e vendicative.
Continua la bizzarra avventura di Akai, Shiroi, Aoi, Kiroi e Kuroi in un Giappone dalle tinte magiche, folkloristiche, quasi oniriche, che porta i cinque personaggi a incontrare come in una girandola, una sequela divertente e certe volte anche pericolosa, di misteriosi esseri della mitologia e del folklore nipponico. Tra amici e deceduti re animali che chiedono aiuto, il nostro Akai e i suoi compagni dovranno percorrere ancora della strada per arrivare ancora più a nord nella misteriosa città incantata Aomori. Solo lì potrà ritrovare il suo passato e assieme ad esso il suo olfatto perduto.
Durante il cammino, il teschio parlante di Dokuro, svelerà ad Akai, per ogni parte di scheletro che gli troverà, parti del suo passato.
Ma mentre continuano a percorrere le strade del Giappone per raggiungere la loro meta, il giovane amico Shiroi, segretamente innamorato dell'amico, vede Akai baciare la spregiudicata Aoi e da lì nasce una disdicevole incomprensione tra i due, che da una parte consente a Shiroi di incontrare un Sarugami e imparare da lui nuove cose e dall'altra parte, di ottenere alla fine di un finto procedimento un unguento che possono vendere nelle varie città che a tappe stanno visitando, tale da permettergli di racimolare qualche soldo per continuare il viaggio.
Ma proprio durante questo nuovo cammino Akai dovrà concedere il suo aiuto al re cinghiale, il cui spirito lo costringe a vendicarlo e quindi a combattere contro il tengu del monte Chokai, ma anche Kuroi si troverà a dover dimostrare il suo valore, e lo farà per amore...
Una splendida storia "on the road" che sincera, frugale, spensierata ed un po' "road-trip" anni '70 ci trascina nelle vicende, negli amori e nei contrasti tra i suoi viaggiatori in una terra, quella del Sol Levante, che ci mostra il suo lato più intenso e magico. Una essenza fatta di misteriosi e arcani esseri deformi ma dal grande carico mistico, che rappresentano una natura che ormai sta scomparendo ma che tenacemente rimane salda nelle sue radici.